Ordine  del  Giorno

Legge Regionale 22/12/2004, n° 16 - Proposta di Piano Territoriale Regionale - Provvedimenti ed Osservazioni

 

Dopo l’appello (il Consigliere Iovino è assente) il Consigliere De Rosa rivolge l’augurio suo personale e del Gruppo Colomba all’Arch. Gragnano, Responsabile U.T.C., che è ricoverato da più di una settimana.

Interviene il Segretario Comunale, dott. Spariglia, che dichiara che l’Arch. Gragnano è un convenzionato e che non è tenuto alla presenza.

Il Consigliere De Rosa perplesso aggiunge che il suo voleva essere solamente un augurio di pronta guarigione per l’Arch. Gragnano.

Prima di passare alla discussione del punto all’Ordine del Giorno, il Consigliere De Rosa chiede all’Assessore Mungiello se sono vere quelle voci che vedono il rientro del Comune di Roccarainola nell’Ambito N11 dopo che poco meno di un anno fa la maggioranza aveva deciso di distaccarsi dal detto ambito.

L’assessore Mungiello Aniello afferma che vi sono pressioni da parte della Regione Campania per far rientrare il Comune nell’Ambito.

Prima di passare alla discussione del punto all'O.d.G. il Consigliere Pierno Nunzia abbandona la seduta per un precedente impegno, spiegando che siccome il Consiglio era stato convocato alle ore 12.00 e invece i consiglierei di maggioranza si sono presentati alle ore 12.45, non può rimanere.

Legge Regionale 22/12/2004, n° 16 - Proposta di Piano Territoriale Regionale - Provvedimenti ed Osservazioni

L’Assessore Della Croce Giuseppe dice che il 28/02/2006 c’è una Conferenza di Pianificazione presso la Regione e delega il Segretario a leggere la proposta dell’U.T.C.

La proposta si da per letta.

Interviene il Sindaco che propone al Consiglio di votare la proposta che prevede la fuoriuscita del Comune di Roccarainola dalla zona E 3 per farlo entrare nella zona B 8 e propone ancora di delegare l’Assessore all’Urbanistica Della Croce alla Conferenza.

Il Consigliere De Rosa interviene:

Abbiamo letto con attenzione, anche se in tutta fretta, vista la convocazione del Consiglio Comunale fatta d’urgenza, la proposta di deliberazione dell’Arch. Gragnano che dovrebbe rappresentare le “osservazioni ed indicazioni di modifica alla Proposta di Piano Territoriale Regionale” alla Conferenza di Pianificazione .

Il Responsabile dell’U.T.C invece di allegare alla proposta tutte quelle schede prese dall’allegato n°3 della delibera Regionale n° 287 del 25 febbraio 2005, che non fanno altro che riportare le forme istituzionali di aggregazione sovracomunali presenti in Campania, da dove comunque si evince l’appartenenza del Comune di Roccarainola alla zona assegnata (E3 - NOLANO: Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Mariglianella, Marigliano, Nola, Palma Campania, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Paolo Belsito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano),  avrebbe dovuto allegare le schede dell’allegato n° 5 della delibera Regionale n° 287 del 25 febbraio 2005.

Nella proposta dell’Arch. Gragnano si legge che Roccarainola non ha nulla a che vedere con il Sistema E3 Nolano, denominato urbano – industriale, mentre ha più affinità con il Sistema B 8 Alto Clanio denominato rurale – culturale.

Vorrei allora chiedere all’intero Consiglio, oltre all’unica attinenza con questa zona, che è il Parco del Partenio, come si evince anche dalle stesse schede allegate alla proposta, Roccarainola quale altra affinità ha con Avella, Mugnano del Cardinale, Baiano, Lauro, Sperone, Quindici, Sirignano, Liveri, Pago Valle di Lauro, Moschiano, Marzano di Nola, Quadrelle, Domicella e Taurano.

A giustificazione di quest’affermazione comunque il Responsabile U.T.C. dice che Roccarainola ha un’economia rurale.

Quest’attestazione è smentita dalla stessa Regione quando si legge nelle tabelle c1 e c2 dell’allegato n°5, che le giornate lavorative nel settore agricolo a Roccarainola sono passate da 64.200 del 1990 a 36.475 del 2000 (- 27.725) e si può ancora vedere chiaramente che i saldi nel settore agricolo sono tutti negativi.

Sempre nella stessa tabella si legge che la Superficie Agricola Utilizzata passa da 1.133,73 del 1990 a 961,69 del 2000. Quindi come si può facilmente comprendere è un settore, quello agricolo, in costante caduta. In verità non c’era nemmeno bisogno di tabelle e grafici per rendersi conto di questa cosa, bastava guardarsi un poco intorno e chiedere ai cittadini.

Ma ciò nonostante il Responsabile UTC propone al Consiglio di stralciare la posizione del Comune di Roccarainola dalla zona E3 per farlo inserire nella zona B8.

Il fatto ci sembra strano perché tutte le analisi sociologiche dimostrano che con il passare degli anni le zone agricole-rurali vanno svuotandosi per andare ad incrementare le zone industriali e di servizi con un aumento consequenziale di densità abitativa.

Non riusciamo poi a comprendere perché sempre il Responsabile dell’U.T.C. pone l’accento sul limitato incremento della popolazione per spiegare la differenza di Roccarainola con gli altri comuni della zona E3.

La dinamica demografica a Roccarainola, è vero, ha avuto un lieve incremento (7.046 nel 1981 – 7.062 nel 1991 e 7.176 nel 2001) con un saldo positivo di 130 dal 1981 al 2001, lieve dicevo rispetto ad altri comuni come quello di Saviano ad esempio, che è uno dei comuni la cui crescita è stata più alta, che dal 1991 al 2001 ha avuto un incremento positivo di 3.834.

Ma questa crescita non è rapportabile alla dinamica di variazione delle abitazioni dal 1981 al 2001.

Infatti Roccarainola è passata dalle 1.916 abitazioni (di cui 1.762 occupate) nel 1981 alle 2.566 (di cui 2.335 abitate) del 2001, con una variazione percentuale nel periodo 91-01 del 17,2.

Ora, se si confronta lo stesso periodo sempre con il Comune di Saviano si vede che l’incremento percentuale è stato del 15,1. Cioè c’è stato un aumento percentuale inferiore al nostro. Questo vuol dire che mentre a Saviano aumentava la popolazione, da noi aumentavamo le case.

L’Arch. afferma poi l’esistenza e la permanenza di attività agricole e l’inesistenza del settore industriale.

Per le attività agricole abbiamo già detto. Per quanto riguarda l’inesistenza del settore industriale, non è stato sempre così, come il Sindaco sa benissimo.

Negli anni addietro quando a Roccarainola c’erano realtà produttive note a tutti, ne cito due per tutte: la Nöel Confezioni e la De Blasio Brothers che non solo davano lustro al paese ma soprattutto davano lavoro a tante famiglie, l’economia del paese andava benissimo, tanto da giustificare anche la presenza di due istituti di credito nel nostro paese.

Poi, con la scomparsa di queste realtà, Roccarainola è diventato un paese dormitorio.

E la risposta di questa amministrazione per risollevare l’economia del paese qual’è? Far rientrare il paese nella zona rurale – culturale piuttosto che urbana – industriale.

Con la vostra proposta scompare anche il cavallo di battaglia della vostra campagna elettorale ovvero che l’economia del paese si poteva risollevare attraverso l’edilizia privata. Non ne fate più cenno ed è scomparsa anche negli obiettivi del PUC citati.

La nostra parte politica è sempre stata accusata di non volere “le case” (cosa che vi abbiamo sempre contestato) e di volere invece “le fabbriche” tanto che il Sindaco in un precedente Consiglio Comunale dichiarò che l’unico suo sfizio era di non fare le fabbriche. E’ vero, volevamo riportare un po’ di prosperità nel nostro paese.

Avevamo pensato ad un’area PIP là dove tutti i comuni l’hanno pensata, là dove la stessa Regione prevede la zona ASI della nostra zona).

A Roccarainola bastano anche quei 60.000 m² citati dalla Provincia per l’insediamento di piccole e medie imprese che darebbero respiro all’economia del nostro paese oramai in ginocchio.

Però in tutta sincerità in tutte e sette le pagine della proposta dell’U.T.C. non abbiamo trovato traccia di questa cosa, anzi il contrario.

Invece di chiedere alla Regione di estendere la zona ASI esistente anche a quel lembo di terra (grafico B – Inquadramento del Sistema Territoriale Locale dell’allegato n° 5 della delibera Regionale n° 287 del 25 febbraio 2005) che interessa il nostro comune (cosa che qualunque amministrazione avrebbe fatto) per consentire lo sviluppo del paese, voi addirittura chiedete che venga considerata agricola.

Lascio ai cittadini ogni considerazione.

Pertanto chiedo al Consiglio Comunale, pur mantenendo intatta la tutela e la valorizzazione delle peculiarità ambientali, storiche e culturali del nostro comune, di proporre per la Conferenza di Pianificazione del Piano Territoriale Regionale, l’inserimento di quella parte del territorio di Roccarainola a confine con i Comuni di Cicciano, Nola e S. Felice a Cancello, nel Grafico B (zona E 3 dell’allegato n° 5 della delibera Regionale n° 287 del 25 febbraio 2005) lasciata di colore bianco, nella zona prevista come ASI dalla Regione Campania.

Interviene il Sindaco che afferma che la maggioranza ritiene che il Comune di Roccarainola sia diverso rispetto ai comuni del nolano per posizione orografica. Continua poi dicendo che non è nelle intenzioni dell’amministrazione edificare quanto piuttosto valorizzare l’agricoltura.

Interviene il Consigliere De Simone Raffaele affermando che l’agricoltura e sempre più lontana dalla cultura dei giovani di Roccarainola e invita tutti i Consiglierei a pensare bene a quello che stanno votando perché si parla del futuro del paese e si sta votando una proposta di un Responsabile del Servizio che si trova in Ospedale.

Chiude la discussione il Sindaco che ricorda che la sua maggioranza è stata accusata di volere l’edificazione mentre loro pensano solo alla salvaguardia del territorio.