• Ordine  del  Giorno

  • Esame e approvazione verbale seduta del 28/11/2007, comprendente le deliberazioni n. 40, 41 e 42

  • Approvazione convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale

  • Approvazione strumento di intervento per l’apparato distributivo del commercio

  • Regolamento Edilizio Comunale – Adeguamento alle leggi vigenti, alle norme di attuazione del P.R.G. e variazioni

Risultano assenti i consiglieri Lettieri, Scuotto e Iovino

Esame e approvazione verbale seduta del 28/11/2007, comprendente le deliberazioni n. 40, 41 e 42

L’opposizione si astiene

Approvazione convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria comunale

Relaziona l’Assessore Sirignano che informa il consiglio del fatto che dopo i sei anni passati con la Banca Nazionale del Lavoro (3 anni di contratto + 3 anni in proroga) l’amministrazione ha deciso di fare una gara per l’affidamento della tesoreria prendendo a modello la convenzione dell’ANCI. Informa altresì il consiglio del fatto che è intenzione dell’amministrazione comunque di affidare il servizio ad un istituto di credito e non a dei privati.

Il Consigliere Bifulco chiede fino a che punto è vincolante la convenzione dell’ANCI e quale discrezionalità avrà il funzionario che andrà a redigere la gara d’appalto per l’affidamento del servizio.

L’Assessore Sirignano chiarisce che comunque sarà preparata un gara in modo che la scelta ricadrà sull’istituto di credito che offrirà le condizioni più vantaggiose per l’Ente.

Il punto è votato all’unanimità

Approvazione strumento di intervento per l’apparato distributivo del commercio

Relaziona l’Assessore Sirignano che informa il consiglio del fatto che con delibera di Consiglio Comunale del 31/7/2002 fu già approvato un Piano Commerciale e poi inviato alla Regione Campania. Questa lo ha restituito al Comune nel 2003 per far apportare delle integrazioni che non furono fatte perché nel frattempo il comune era stato commissariato per lo scioglimento del consiglio comunale a seguito delle dimissioni di nove consiglieri. L’Assessore continua dicendo che in base alle nuove normative per gli esercizi di vicinato non occorre nemmeno più del parere dell’apposita commissione comunale ma basta una semplice comunicazione. Continua dicendo che il Piano è stato pensato per le strutture da 150 a 900 mq da aprirsi anche in futuro e che l’amministrazione è stata attenta a localizzare l’eventuale possibilità di queste attività commerciali là dove c’erano già dei parcheggi.

Il Consigliere Bifulco chiede di poter controllare la Tavola P1 allegata al Piano Commerciale. Interviene poi sostenendo che la Regione aveva restituito il Piano che doveva essere integrato rendendolo conforme allo strumento urbanistico vigente, così come confermato anche dall’assessore Sirignano, mentre adesso viene presentato al Consiglio Comunale un Piano completamente nuovo. Oltretutto, continua, dovrebbe fondarsi su elementi essenziali per le attività commerciali prevedendo la localizzazione delle stesse anche nelle periferie. Invece nel Piano proposto per le frazioni Piazza, Gargani, Sasso e Rione Fellino non è prevista nessuna attività mentre la frazione Pelvica scompare proprio dalla tavola di previsione. Il Bifulco contesta poi l’affermazione dell’assessore Sirignano quando sostiene che sono previste attività commerciali da 150 a 900 mq. Infatti, fa notare il consigliere Bifulco, ve ne è una che ha una previsione fino a 1500 mq ed è l’unica ad avere la possibilità anche di poter avere la doppia destinazione d’uso alimentare ed extralimentare. Sarebbe più giusto, secondo il Bifulco, dare la possibilità a tutti di poter intraprendere sia l’una che l’altra attività. Chiede poi se alla base delle scelte dell’amministrazione ci siano state delle “volontà” espresse dai cittadini. Conclude dicendo che in alcuni punti non si riesce a capire dove siano quelle infrastrutture come il parcheggio di cui ha parlato l’assessore.

Replica l’assessore Sirignano sostenendo che sono state espresse specifiche “volontà” da parte dei cittadini per il tipo di attività da svolgere ed è in base a quelle esigenze che si è progettato il Piano.

L’esito della votazione vede 10 voti favorevoli e 4 astenuti

Regolamento Edilizio Comunale – Adeguamento alle leggi vigenti, alle norme di attuazione del P.R.G. e variazioni

Relazione il Sindaco sostenendo che il regolamento in vigore è quello del 1979 e che da allora sono intervenute varie normative urbanistiche. Non si è fatto altro con questo Regolamento di apportare modifiche al vecchio regolamento con l’adeguamento alle nuove normative.

Interviene il Consigliere De Rosa:

Vorrei capire meglio il punto all’O.d.G. Mi spiego meglio. Ricordo a tutti che nella precedente convocazione del 21 il punto era: “Variazione ed integrazione al regolamento edilizio comunale”, ora invece si tratta di “Adeguamento e variazioni”. Il Regolamento edilizio attualmente in vigore nel nostro comune è quello approvato in Consiglio Comunale a corredo del P.R.G. e non quello, come sostiene il Sindaco, del 1979.

La Provincia con delibera n° 119 dell’8/11/2004 ha restituito al comune detto regolamento, che ricordo va presentato insieme al P.R.G. ma viene stralciato e segue altro iter, lo ha restituito dicevo, e non bocciato, con delle prescrizione a cui il Comune doveva attenersi. Come fece con il P.R.G. L’amministrazione comunale invece si “sveglia” dopo tre anni e ci propone queste variazioni ed integrazioni. Agli atti del consiglio abbiamo trovato l’estratto della Legge Regionale n. 16 del 22 dicembre 2004 e precisamente l’art. 28 e l’art. 29, ovvero i due articoli che disciplinano il Regolamento Edilizio e la sua approvazione. Insieme a quest’estratto abbiamo trovato però anche la copia della delibera n° 119 del Consiglio Provinciale, ovvero la delibera con le prescrizioni. Delle due una, nel senso che questa sera o ci atteniamo alle prescrizioni della Provincia o andiamo ad approvare un nuovo Regolamento. Quindi anche proceduralmente non mi sembra corretta la convocazione di questa sera. Lo dico perché il regolamento allegato che abbiamo visto ci sembra totalmente nuovo rispetto a quello in vigore. E per questo che vi chiedo esplicitamente che cosa si accinge a fare stasera il Consiglio: Approvare un nuovo regolamento o variare quello precedente. Lamentiamo il mancato coinvolgimento dei tecnici e di tutte le categorie professionali ed economiche interessate, che sicuramente potevano portare il proprio contributo. Senza entrare nei particolari, che saranno sicuramente oggetto di osservazioni successivamente, vi posso dire che il nostro gruppo è disposto a sedersi al tavolo per risolvere in maniera definitiva e realmente i problemi di Roccarainola ma certamente non possiamo accettare queste pseudo soluzioni che sono solo “fumo negli occhi” per i cittadini. Per questa ragione propongo al Consiglio il ritiro del punto all’O.d.G. e contestualmente la formazione di una commissione ad hoc formata da maggioranza e opposizione che possa analizzare e risolvere in maniera definitiva la questione urbanistica.

Interviene il Consigliere Bifulco che ricorda le motivazioni dell’Arch. Gragnano, Responsabile U.T.C., il quale sostiene che non si è fatto altro che un collage dei vari regolamenti succedutesi nel tempo. Ma se questo è vero, sostiene il Bifulco, non c’era nemmeno bisogno di venire in Consiglio. Quindi se ci si trova in Consiglio, sostiene Bifulco, è perché si tratta di un nuovo regolamento. Si ricollega a quanto detto dal consigliere De Rosa proponendo una serie di incontri con i tecnici del posto, con le categorie interessate, professionisti e con i consiglieri comunali, spogliati anche dalla rivalità politica per dare un assetto definitivo al territorio.

Il Sindaco replica sostenendo che l’amministrazione ha dato fiducia ai tecnici che hanno redatto il Regolamento e che il risultato piace all’amministrazione: “…questo è il regolamento, se vi piace, lo votate…” continua dicendo “.. se poi arriveranno delle osservazioni e qualcuna di questa ci piacerà, la faremo passare”.

L’esito della votazione è 10 a favore e 4 astenuti.