Ordine  del  Giorno

Argomenti richiesti dai Consiglieri di minoranza:

Ø      Problematica raccolta differenziata;

Ø     Richiesta di revoca della delibera di G.M. n° 94 dell’ 01/08/2006 avente ad oggetto “Ubicazione area PIP del Comune di Roccarainola - Indirizzi ed indicazioni” – Discussione sull’individuazione dell’area PIP

Ø    Rifiuti località Polvica – opposizione all’Ordinanza Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti n. 263 del 28/7/2006

Ø      Approvazione Verbale del 28/07/2006, dalla 21 alla 23;

Ø      Attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio – art. 193 D. Lgs 267/2000 – Delibera G. C. n° 112 del 28/09/2006;

Ø      Ratifica di Deliberazione di G. C. n° 96 del 24/08/2006: Variazione al Bilancio annuale 2006 ed alla Relazione revisionale e programmatica 2006-2008;

Ø      Proposta di variante al P.R.G. – individuazione area P.I.P. – Provvedimenti

Ø      Costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST) della Provincia di Napoli nel campo dei servizi tecnologici – Approvazione protocollo d’intesa

 

 

Il Consiglio si apre con una comunicazione del Sindaco che informa di aver ricevuto una raccomandata da una certa De Riggi Carmine con una copia di una comunicazione riservata inviata dai consiglieri di minoranza al Prefetto, al Ministro dell’interno e al Presidente della Repubblica nella quale si evidenziavano alcuni comportamenti dell’amministrazione. Il Sindaco sostiene che esiste un clima di esasperazione ed invita le forze dell’ordine a stare bene attenti a quello che dirà. Continua enunciando i vari punti inseriti nella missiva-riservata partendo dal caso della gara per la fornitura della benzina chiamando in Consiglio il Responsabile AA.GG. dott. D'Avanzo (sentenza TAR Campania che sospende la gara). Conclude preannunziando una denuncia ai Consiglieri di Minoranza. Il Consigliere De Simone chiede la parola per un contraddittorio ma gli viene negata provocando una reazione da parte dei consiglieri del gruppo Colomba che sottolineano che se è vero che il Sindaco ha la possibilità di fare delle comunicazioni è pur sempre vero che quando si viene chiamati in causa si ha il diritto di rispondere.

Problematica raccolta differenziata

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Consigliere De Rosa dichiara:

Avevamo chiesto la convocazione del Consiglio Comunale ad Agosto e lo avete convocato ad ottobre superando ampiamente i 20 giorni previsti dallo statuto comunale (art. 15 comma 4), e questo già la dice lunga sul comportamento di quest’amministrazione. Ci avevate negato la convocazione dicendo che si correva il rischio di fomentare l’Ordine Pubblico e perché si volevano evitare risse, avete cambiato idea o il Prefetto vi ha imposto la convocazione? Ma l’importante è che si sia venuti in Consiglio Comunale a discutere di certe problematiche perché, per chi non lo sapesse, è il Consiglio l’organo sovrano dove i consiglieri debbono  rappresentare le esigenze dei cittadini. E noi questo facciamo. Da più parti si sono sentite lamentele per il tipo di raccolta reintrodotta da quest’amministrazione. La situazione che il paese nei giorni scorsi si è trovato a vivere, con ogni tipo di immondizia dappertutto tranne che nei bidoni, è stata indecorosa mentre alcuni consiglieri di maggioranza dicevano che invece il problema era stato risolto. Già in vari Consigli Comunali (addirittura uno del 6 ottobre 2005) era stato sottolineato che ritornare dal sistema di raccolta differenziata “porta a porta” al sistema con bidoni avrebbe portato il paese cinque anni indietro. E’ di pochi giorni fa la dichiarazione del Ministro dell’Ambiente, Pecoraio Scanio, che qualcuno di voi chiama addirittura Alfonso, che afferma di star pensando all’obbligatorietà del “porta a porta” in tutta Italia e voi invece che fate? Ritornate ai bidoni. Anche negli ultimi due consigli comunali abbiamo discusso ampiamente di questo problema lanciando un segnale d’allarme. Ma voi pensate di averlo risolto semplicemente cambiando il calendario della raccolta non facendo altro che complicare ancor di più la vita ai cittadini. Avevate tentato di giustificare il passaggio a questo tipo di raccolta sostenendo che il fenomeno del randagismo e la ventosità del paese vi avevano suggerito di farlo. Ma, come tutti possono vedere, i cani stanno banchettando ogni giorno e radunare più immondizia in un solo posto non sconfigge il vento. Quando nel 2001 si partì con il sistema di raccolta differenziata “porta a porta”, la percentuale di differenziata raggiunse la quota del 75% che era un vanto per il nostro Comune. Già con la vostra gestione la raccolta era arrivata a poco più del 30%. Sto ancora aspettando di conoscere l’attuale  percentuale. Vi avevamo anche detto anche che i cittadini (pensiamo anche alle persone anziane) sono costretti a percorrere centinaia di metri per depositare i sacchetti dell’immondizia. Eravamo preoccupati soprattutto che questa situazione potesse essere (e mai previsione è stata più indovinata) un preludio per giustificare l’apertura di una discarica nel nostro paese, ma questo è oggetto di un'altra discussione. Chiedo a questo punto un atto di coraggio a questa amministrazione come ad esempio ha fatto il Comune di Pompei che a due mesi di distanza è tornato sui propri passi ripristinando il porta a porta. Chiedo che il Sindaco prenda atto che l’esperimento (come lui lo ha chiamato) si è concluso e che si passi di nuovo al sistema del “porta a porta”.

Interviene il Consigliere De Simone che sottolinea il fatto che il Sindaco ha tediato i cittadini per più di un ora con fatti che erano irrilevanti per l’O.d.G. perché se era stato chiesto un Consiglio Comunale era per discutere di problemi gravi per il paese. Continua sostenendo che grazie alle continue sollecitazioni del gruppo di minoranza l’amministrazione ha fatto un passo indietro ripristinando almeno per l’umido il sistema del “porta a porta”. Evidenzia poi che i cassonetti dell’immondizia una volta acquistati sono stati inutilizzati per un anno e che una volta introdotta il nuovo tipo di raccolta il Sindaco ha emanato più di un ordinanza creando solamente confusione nella popolazione. In virtù di quelle ordinanze sono state elevate anche parecchie contravvenzioni, ed è giusto che sia così, continua il De Simone, ma sottolinea anche che sembrava più corretto elevare delle contravvenzioni qualora i rifiuti fossero stati raccolti quotidianamente. Aggiunge che il tutore dell’Ordine Pubblico è il Sindaco e che il Presidente del Consiglio non poteva non concedere il Consiglio Comunale. Conclude, allegando dei volantini del gruppo colomba, augurandosi che l’Amministrazione possa risolvere i problemi della raccolta.

Interviene il Presidente del Consiglio che sostiene di aver chiesto al Prefetto  come comportarsi a proposito della convocazione del Consiglio Comunale e che a tal riguardo non ha ricevuto nessuna comunicazione contraria alla non convocazione. Aggiunge che è stato concesso il Consiglio Comunale ora, perché la situazione va normalizzandosi.

Interviene il Consigliere Iovino che accusa la minoranza di speculare  sul problema dell’immondizia in un periodo di emergenza e afferma che “Noi come amministrazione abbiamo risolto il problema nel miglior modo possibile”. Conclude chiedendo un plauso all’Amministrazione. Interviene il Sindaco che afferma che non avrebbe mai consentito che l’opposizione potesse fomentare la popolazione per una rivoluzione. Dice anche che il Comune di Roccarainola ha ricevuto una premialità di 12.000 Euro per la raccolta differenziata. Ripete ancora una volta che il sistema è stato introdotto per l’estrema ventosità del paese e che i rifiuti pere strada sono nocivi per la salute. Conclude sostenendo che il controllo è stato necessario per abituare i cittadini al nuovo tipo di raccolta e che lui personalmente annusa ogni tanto quello che c’è dentro i bidoni per verificare se c’è qualcosa di sospetto, e che con il nuovo sistema si è ottimizzata la raccolta e si sono recuperate alcune unità per lo spazzamento evitando nel contempo di “locare” gli scarrabili per sversare i rifiuti. Il Consigliere Bifulco sottolinea che se c’è una variazione di bilancio in diminuzione di 5.000 Euro per il servizio N.U., c’è anche un aumento di 6.000 Euro per la segreteria. Il Consigliere Lettieri afferma che il Sindaco invece di sentirsi un supereroe dovrebbe ascoltare un po’ di più le voci della gente. Infatti, continua, il ritorno al “porta a porta” per l’umido è già un buon passo avanti ma comunque insufficiente se fatto solamente due volte a settimana, altrimenti quando il Sindaco andrà ad annusare i bidoni si accorgerà che i cittadini avranno sversato di tutto.

Prima di passare al successivo punto all’O.d.G. De Rosa chiede l’inversione dei punti 2 e 3 ma la votazione effettuata vede d’accordo solo i 5 consiglieri di minoranza e non i 10 della maggioranza (assenti Russo e De Risi).

 

Richiesta di revoca della delibera di G.M. n° 94 dell’ 01/08/2006 avente ad oggetto “Ubicazione area PIP del Comune di Roccarainola - Indirizzi ed indicazioni” – Discussione sull’individuazione dell’area PIP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prende la parola il Consigliere De Rosa:

Organizzare qualunque tipo di incontro il 18 Agosto o il 18 settembre alle 9.00 di mattina, significa non avere nessuna considerazione e rispetto per la cittadinanza e per tutti quelli che avrebbero potuto portare il proprio contributo su un argomento così importante qual è la zona PIP per un Comune. Lascio poi a voi decidere cosa significa invece non invitare formalmente le forze politiche presenti sul territorio. Ancora una volta quest’amministrazione continua a mostrare, direi quasi ostentare, la propria arroganza nei confronti di tutta la cittadinanza, concretizzatasi anche con il travisamento delle cose dette durante questi incontri dove le poche persone intervenute (cfr. articolo allegato) leggendo i verbali si sono ritrovate ad aver detto cose che non hanno detto. Ma l’aggravante a tutto questo sta nel fatto che già prima di procedere alla convocazione degli incontri, la Giunta Comunale aveva già deliberato in materia (Del. G.M. n° 94 del 1/08/2006). Voglio ricordare che in fase di predisposizione del vigente Piano Regolatore Generale, prima di incominciare a parlare di zona PIP, fu chiamato in causa l’intero Consiglio Comunale che, esprimendosi all’unanimità, individuò quale zona ideale Polvica. Il Consiglio Comunale in precedenza aveva pensato ad un’area PIP là dove tutti i comuni l’avevano pensata, là dove la stessa Regione Campania prevede la zona ASI. E già c’è stata un’occasione mancata per il Comune di Roccarainola, quando la Provincia di Napoli gli prescrisse di ridurre a 50 - 60.000 m² la zona PIP prevista a Polvica. A Roccarainola bastavano anche quei 50-60.000 m² citati dalla Provincia per l’insediamento di piccole e medie imprese che avrebbero dato respiro all’economia del nostro paese oramai in ginocchio. L’Amministrazione Miele invece disattende non solo la volontà politica espressa dalla precedente Amministrazione, ma anche una programmazione non più di carattere locale ma di respiro sovracomunale. L’Amministrazione Miele individua come zona PIP (a ridosso della fatiscente piscina comunale) una parte del territorio che logisticamente non ha nulla di invitante per dei potenziali imprenditori interessati. Piuttosto di chiedere alla Regione di estendere la zona ASI esistente anche a quel lembo di terra che interessa il nostro comune (cosa che qualunque amministrazione avrebbe fatto) per consentire lo sviluppo del paese, l’Amministrazione addirittura vuole che venga considerata agricola. Invece di considerare che la zona individuata in precedenza si trova vicino alle Autostrade, vicino al C.I.S., vicino all’Interporto, vicino all’Asse Mediano e sopratutto vicino alla Dogana, elementi questi che eleggono detta zona a deputata d’eccezione. Una zona con un sistema viario già esistente ed adeguato alle esigenze delle aziende, vista la vicinanza alla zona ASI di Nola e Marigliano. Zona che è oramai diventata il centro propulsore di tutto il Sud Italia. Non a caso la Regione Campania ha deciso di investire proprio in quella zona altri 16 milioni di Euro creando tra le altre cose un altro svincolo per facilitare ancora di più la circolazione veicolare. Noi che abbiamo la fortuna di avere parte del nostro territorio ricadente nelle immediate vicinanza, che facciamo? Prevediamo la zona PIP nelle vicinanza del Cimitero Comunale. Al paese non serve solo delocalizzare le imprese esistenti perché questo, amici miei, non porterà nessun vantaggio in più e nessun’assunzione in più. E’ senz’altro utile e necessario delocalizzare il falegname e il fabbro, ma visto che per un paese come il nostro che è fermo su se stesso è indispensabile pensare ad un area PIP che possa essere appetibile da parte di imprenditori che vogliono investire, perché pensare solamente alle piccole attività artigianali e non prevedere qualche realtà più importante? Ma forse il Sindaco ha altri progetti per la zona di Polvica!!!!!!

Interviene il Consigliere De Simone che sottolinea ancora che è assurdo organizzare riunioni di Lunedì e in periodo estivo con l’aggravante di non invitare nemmeno i consiglieri eletti dal popolo. Aggiunge poi che la giunta da sola, e nemmeno al completo, ha approvato una variante al P.R.G.. Infatti erano presenti solamente il Sindaco e 3 assessori (assenti quelli del gruppo della Margherita Sirignano, Ferraro e Galluccio). De Simone continua dicendo che a questa riunione fatta il 18 agosto erano presenti solo 16 persone e sono intervenute solamente 3 persone nella discussione. Conclude dicendo che è curioso di vedere di cosa parlerà l’amministrazione al punto previsto nell’O.d.G. visto che ha già da sola la giunta ha approvato.

Il Sindaco evidenzia che c’è una differenza tra zona industriale e zona artigianale e che la fretta c’è stata per cercare di reperire fondi. Evidenzia la priorità della delocalizzazione delle imprese artigianali e invita i consiglieri di minoranza ad essere più chiari e non “imbrogliare” come fanno anche sulle pagine del giornalino su cui scrivono. Aggiunge poi che è stata la Provincia con una sua delibera (n° 16 dell’8/2/2005) a imporre al Comune di spostare l’area.

Il consigliere De Rosa sventolando la delibera in oggetto invita il Sindaco a trovare l’ultima cosa affermata sulla stessa.

Il consigliere Lettieri sostiene che se c’era tanta fretta e voglia di fare perché il sindaco, visto che pare abbia una soluzione per tutto, quando in precedenza è stato sindaco non ha trovato allora una soluzione. Continua dicendo che visto che ripetutamente il Sindaco cita il giornalino Rocca News (perlomeno 5 volte in questo consiglio comunali) significa che quello che c’è scritto coglie nel segno. Conclude sostenendo che la logistica per le imprese è cosa essenziale e fondamentale.

De Simone chiede all’amministrazione se è convinta realmente che fare il PIP in quell’area individuata porti dei vantaggi al paese.

Il Sindaco a questo punto, provocatoriamente, invita il consigliere De Simone a dare la soluzione.

De Simone ribadisce che i consiglieri non sono stati invitati e che nell’area individuata le imprese che si sposteranno non porteranno nessun beneficio e nessuna occupazione aggiuntiva. Aggiunge che il gruppo Colomba aveva già individuato l’area e che la Provincia non ha mai detto di spostare l’area individuata in precedenza. Legge a questo punto una parte della delibera Provinciale che invita il Comune a ridurre ma non a spostare l’area.

Il Consigliere Iovino interviene sostenendo che in altre aree industriali ci sono spazi inutilizzati perché non ci sono richieste da parte di imprenditori e che quindi l’amministrazione ha pensato di aiutare gli artigiani locali e non.

De Simone dice che il gruppo Colomba si compiace se ci sono richieste in questo senso.

Interviene Bifulco che dice di aver sentito parlare tanto di PIP e di PUC e che in una di queste discussioni con persone che non avevano votato la Colomba intervenne anche un giovane tecnico la cui famiglia aveva appoggiato l’attuale maggioranza e alla domanda sui tempi di realizzazione del PUC rispose che ci sarebbero voluti 13 – 14 anni. Aggiunge che i consiglierei di minoranza non prendono in giro nessuno e che non è vero che la Provincia abbia chiesto di spostare l’area individuata e che il PTCP tirato in ballo come ragione per la delocalizzazione della stessa è stato approvato quattro mesi dopo i 60 giorni concessi al comune per ridurre l’area in precedenza individuata. Conclude dicendo che l’amministrazione pur recuperando i fondi non sarà mai in grado di realizzare l’area.

Interviene il Consigliere Mungiello che i fondi erano stati messi a disposizione per il comune di Tufino che li ha persi e che adesso sono in corsa i comuni di Cicciano, che intanto ha attivato già un conferenza di servizi, Roccarainola e Casamarciano.

De Rosa dice che non viene contestato il finanziamento ma l’individuazione dell’area. Anzi che c’è ne fossero di finanziamenti.

Bifulco sostiene che quanto detto da Mungiello avvantaggia il Comune di Cicciano e non certo Roccarainola che non ha neanche attivato ancora la conferenza di servizi. Conclude dicendo che la zona individuata non ha ancora una destinazione urbanistica come zona PIP.

Rifiuti località Polvica–opposizione all’Ordinanza Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti n. 263 del 28/7/2006

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Interviene il Consigliere De Rosa:

Ci troviamo a dover discutere di un argomento così delicato ed importante solamente perché l’opposizione ha richiesto un Consiglio Comunale, altrimenti il Sindaco non aveva nemmeno pensato ad informare ne il Consiglio ne tantomeno la cittadinanza e dubito a questo punto che abbia informato i suoi stessi consiglieri. Finalmente si riesce a capire, in modo univoco, quali sono i progetti del Sindaco per Polvica. Con una lettera datata 11 luglio 2006 il Sindaco di Roccarainola ha dato la disponibilità all’utilizzo di una vecchia discarica ricadente nel Comune di Roccarainola. Se il Sindaco si è mantenuto sul vago nell’indirizzare la missiva al Commissariato di Governo, è stato quest’ultimo ad essere molto chiaro e preciso tale da non lasciare nessun dubbio in merito. Infatti, il Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti, a cui secondo me non è parso vero vedere la lettera di un Sindaco che mette a disposizione un area, tant’è che si legge come nota alla lettera a Lui indirizzata, invece del classico “VISTO”, “BENE! VISTO”, il Commissario dicevo ha scritto nell’ordinanza n. 263 del 28/7/2006: “….utilizzo delle volumetrie per il conferimento di rifiuti proveniente dal sistema di smaltimento dei Rifiuti” e ancora “utilizzo della suddetta area per lo smaltimento dei prodotti in uscita dagli impianti di selezione dei rifiuti della Campania”. Più chiaro di così!!! Se il Sindaco si illude di poter far bonificare il sito per poi andare a trattare con il Commissariato di Governo, c’è da aggiungere che una volta che il Commissario ha emesso un’ordinanza, con i poteri che ha, non tratta più con nessuno: viene fa la discarica e basta. Della cosa non si sarebbe proprio parlato se non fosse stato per l’interessamento dell’opposizione che dopo aver preso visione della comunicazione ha subito richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale. Per giorni la notizia ha avuto ampio spazio sulla stampa (articoli allegati) e ha suscitato non poco stupore nelle associazioni ambientaliste e anche tra i sindaci dei comuni viciniori. Infatti ai sindaci è parso strano che il Comune di Roccarainola in data 3 agosto 2006 abbia siglato con la provincia insieme ad altri 16 comuni e l’agenzia locale di sviluppo dell’area nolana un accordo quadro per la tutela e valorizzazione del territorio quando poi già l’11 luglio aveva dato disponibilità di un’area per i rifiuti. Le reazioni non si sono fatte attendere sia a mezzo stampa che nell’incontro tenuto presso il comune di Nola in data 26 settembre 2006 dove i sindaci, alla presenza dell’Assessore Provinciale Domenico Moccia, hanno affermato: “Il nolano non ospiterà altri impianti inquinanti, oltre quelli esistenti, che inquinano l’ambiente. Nessun sindaco può, a nome di altri, prendere iniziative isolate e deleterie per l’intero territorio, per un suo tornaconto, ancorché legittimo”. Ma il Sindaco Miele crede forse che Roccarainola goda dell’extraterritorialità e possa fare come gli pare. Ha pensato il Sindaco Miele ai cittadini di Polvica? Ha chiesto il Sindaco Miele ai suoi stessi consiglieri cosa ne pensavano? A tal proposito sarebbe utile che i singoli consiglieri in questa sede si esprimessero chiaramente, anche per alzata di mano, uno alla volta, se a favore o contro in modo che siano chiare le intenzioni di tutti agli occhi della cittadinanza.  Ed è inutile che a questo punto il Sindaco dica che era stata l’Amministrazione precedente a volere la discarica, perché se è vero che i tecnici incaricati (tra cui mi sembra c’era anche uno molto vicino a quest’amministrazione) avevano indicato quell’area come discarica, è anche vero che fu proprio l’amministrazione precedente a presentare per prima un’osservazione (la n° 9) per modificare questa cosa. Non solo, l’amministrazione precedente fece più di una dichiarazione (articoli allegati)  a mezzo stampa nelle quali escludeva categoricamente che quell’area potesse essere destinata a discarica. Andò anche oltre perché con un manifesto pubblico del gruppo consiliare (allegato) a chiare lettere disse che Polvica meritava ben più che una discarica.  Quindi come vede Signor Sindaco la nostra posizione è stata sempre quella, piuttosto la Sua è cambiata visto che in un articolo (allegato) del 13 dicembre 2002 si dice “preoccupato per un ampia area destinata a discarica a Polvica”. Nel dare disponibilità per quell’area Lei Signor Sindaco ha agito anche in pieno contrasto con l’art. 37 delle NORME DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. di Roccarainola che al penultimo comma recita: “L’area può essere adeguata, in tutto o in parte, alle esigenze istituzionali della Protezione Civile.”Al comma è stato aggiunto alla fine, a seguito di ben sei osservazioni al P.R.G. (Amministrazione Comunale, Gruppo Spiga di Grano, Cittadini di Pelvica, Circolo di Forza Italia, Circoscrizioni di Pelvica e Comitato per la difesa dell’Agro Nolano) la frase: “Esclusivamente per i soccorsi e localizzazione di tendopoli, containers per le popolazioni colpite da eventuali calamità naturali”. E ancora con il sesto comma dell’art 28 delle NORME DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. che recita: “Non sono ammessi gli interventi che modifichino gli elementi peculiari del paesaggio agrario, quali il deposito anche temporaneo di materiali di risulta, inerti, materiali da costruzione e rifiuti di qualsiasi genere”. In piena sintonia con lo spirito che ha caratterizzato l’Amministrazione Miele in questi due anni, il Sindaco invece, quasi come vi fosse un’aria di impunibilità, fa quello che gli pare. Sono sicuro che a Polvica non ci sarà mai più una discarica, visto che da voci non ufficiali, risulta che dai carotaggi che si stanno effettuando, sta venendo fuori di tutto da quel sito. Territorio di Polvica che oltretutto è già circondato da cave estrattive che “oltraggiano” i residenti. Rimane il gesto di un Sindaco che non solo ha tenuto all’oscuro di tutto l’intero paese, ma che ha solamente pensato che nel proprio territorio, distante in linea d’aria solo poche centinaia di metri da Paenzano, territorio già martoriato dall’immondizia dell’intera Regione Campania, possa essere messa su un’altra discarica e cosa ancor più grave le ceneri dell’inceneritore di Acerra. Già nel Consiglio Comunale del 28 luglio 2006 avevamo chiesto se quanto apparso sui giornali corrispondesse al vero, cioè che il Sindaco di Rocca aveva dato disponibilità per fa sversare i rifiuti a Polvica. Il Sindaco in quella occasione rispose che si era recato presso il Commissariato di Governo per chiedere di bonificare il sito. Il Sindaco affermò poi che stava pensando ad un termovalorizzatore che potesse essere a servizio di 50/60 mila abitanti. Il Sindaco continuò dicendo che un discorso del genere bisogna pur incominciarlo a fare nel Nolano, e a questo scopo aveva già ricevuto la visita di tecnici svizzeri che gli avevano illustrato il progetto di un termovalorizzatore che abbatte anche i fumi. Ma stiamo scherzando? A soli cinque chilometri in linea d’aria con Acerra mettiamo un altro inceneritore? Sarei ben contento se il Commissariato di Governo provvedesse alla bonifica del sito, se si limitasse a fare solo questo. Ma quando ci sarà un’altra emergenza siamo sicuri che non utilizzerà l’area per sversare rifiuti visto che la spesa per la bonifica ammonta quasi a due milioni di Euro? Per questo chiedo che in questa sede si decida di inviare un documento al Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti dove il Consiglio Comunale si esprima a favore della bonifica del sito in questione ma che neghi categoricamente, in modo da non lasciare dubbi di sorta, che l’area di Polvica non possa essere destinata a scopi diversi da quelli previsti dal P.R.G. vigente. Interviene il Consigliere De Simone che afferma che se il Sindaco dice che a Roccarainola non ci sono problemi con l’immondizia perché ha dato disponibilità per l’area. Continua chiedendo perchè nell’ultimo consiglio del 28/07/2006 (dopo quindi la data della lettera inviata a Catenacci) il Sindaco non ha informato il consiglio e soprattutto perché se vuole solo la bonifica perché non ha scritto una lettera di protesta contro l’ordinanza del Commissario? Il De Simone chiede poi come mai questa società svizzera viene proprio a Roccarainola per parlare con il Sindaco per realizzare un termovalorizzatore? Chiede inoltre come ha fatto il Commissariato a capire a quale cava si riferiva il Sindaco nella lettera visto che di cave poste sotto sequestro a Roccarainola ce ne sono due? Infine, chiede, siccome si tratta di suolo privato, se il Sindaco ha avuto la disponibilità da parte dei proprietari? Il Sindaco afferma che in passato ha condotto varie battaglie perché non venisse messa una discarica a Pelvica a differenza di alcune persone che oggi sono presidenti di associazioni ambientaliste mentre in passato quando si sversava in quella cava non hanno fatto niente. Il Sindaco afferma di essere un ambientalista convinto. Chiede poi ai consiglieri dove erano nel 2001? Aggiunge che siccome ha la necessità di risanare il sito e che nel 2001 non era inquinato (come??), visto il disinteresse di tutta l’area nolana aggiunto all’obbligo di bonificare per evitare che i cittadini di Rocca paghino 300,00 Euro a testa, ha chiesto al Commissariato di bonificare l’area. Continua dicendo che comunque il suo sogno è quello di creare l’intera filiera dei rifiuti nel Nolano al servizio del Nolano. Continua dicendo che il tentativo è quello di sanare l’ambiente e poi fare quello che gli pare. Il Sindaco afferma che sta aspettando il risultato dei carotaggi per poi prospettare al consiglio la soluzione. Poi afferma: “lasciatemi lavorare con calma e vedrete i risultati”. Il Consigliere Lettieri invita il Sindaco a prendere atti che un inceneritore già c’è: ad Acerra. Aggiunge che gli sembra strano che il Commissariato spenda due milioni di euro e poi vada via. Chiede quale impegno è stato preso e cosa si ottiene in cambio. Conclude dicendo che se fino ad oggi Roccarainola era conosciuta per essere il paese dei ristoranti e dell’aria fresca, da ora in poi sarà conosciuta come il paese della “mondezza”. Il Consigliere De Simone esprime preoccupazione per il fatto che questa società svizzera in poco tempo e in tutta segretezza possa realizzare il termovalorizzatore. Il Sindaco dice che lui pensa prima alla bonifica e poi al termovalorizzatore. Dice poi al Consigliere De Simone che doveva pensare lui a bonificare il sito quando ha fatto il Sindaco. Il De Simone risponde: “Ma come tu eri imputato ed io dovevo preoccuparmi?” Il De Simone aggiunge poi che il Sindaco Miele non si è preoccupato dal 1991 al 2001 cioè nel periodo in cui ha fatto il Sindaco. Conclude dicendo che si preoccupa della salute dei cittadini affermando: “noi continueremo a stare a Rocca a differenza del Sindaco che se ne andrà a Mondragone”. Il Consigliere Mungiello sostiene che il problema dei rifiuti c’è e che bisogna risolvere il problema tra i comuni del nolano. Il Consigliere Iovino sostiene che la lettera del Sindaco è chiara e che chiarisce tutto. Il Sindaco dice: “Noi non dobbiamo fare niente, dobbiamo aspettare. Abbiate fiducia. La prima cosa e vedere cosa c’è lì sotto perché se c’è qualcosa non si fa niente. Il Consigliere De Rosa chiarisce ancora una volta che il gruppo Colomba non è contro alla bonifica ma chiede l’opposizione all’ordinanza del Commissariato. De Simone chiede di passare alla votazione. Si crea a questo punto un po’ di confusione tra i consiglieri comunali tra le varie proposte da mettere ai voti tant’è che deve intervenire il Segretario Comunale a declamare le proposte:

  1. Si chiede al Commissariato di bonificare il sito ma al contempo opporsi all’Ordinanza del Commissario di Governo per l’emergenza rifiuti n. 263 del 28/7/2006 con l’impegno che l’area non possa essere destinata a scopi diversi da quelli previsti dal P.R.G. vigente.

  2. Temporeggiare per aspettare la bonifica e poi comportarsi di conseguenza.

Proposta n° 1 = 5 a favore – 10 contro
Proposta n° 2 = 10 a favore – 5 contro

Approvazione verbale del

28/07/2006, dalla 21 alla 23;

 

 

Approvati all'unanimità

Attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio – art. 193 D. Lgs 267/2000 – Delibera G. C. n° 112 del 28/09/2006;

L'assessore alle Finanze Sirignano Raffaele relaziona ampiamente in merito, concludendo che gli equilibri ed i programmi previsti nel bilancio 2006 nel complesso sono stati mantenuti. Poi l'assessore fa una precisazione in merito ad uno stanziamento di una somma dell'avanzo di amministrazione per far fronte ad un debito pregresso derivante da un esproprio; quindi, chiarisce, che tale somma non doveva essere stanziata, ma andava inserito un altro punto all'O. d. G. come riconoscimento di un debito fuori bilancio, per cui tale argomento si porterà nella prossima seduta di Consiglio. Il Consigliere Bifulco Nicola interviene facendo rilevare anch'egli la somma fuori bilancio di cui faceva cenno l'assessore alle Finanze; poi mette in guardia il Consiglio per la stangata che sta per arrivare con la nuova legge finanziaria. Inoltre, il Consigliere Bifulco fa rilevare come l'Amministrazione continua a perpetrare questo smoderato uso dell'avanzo di amministrazione, per cui preannuncia il voto contrario del gruppo Colomba. Si allontana dall'aula il Consigliere Scuotto Arturo, per cui i presenti sono n. 14. Si passa alla votazione. 9 a favore e 5 contro (Colomba)

Ratifica di Deliberazione di G. C. n° 96 del 24/08/2006: Variazione al Bilancio annuale 2006 ed alla Relazione revisionale e programmatica 2006-2008;

 

Proposta di variante al P.R.G. – individuazione area P.I.P. – Provvedimenti

Interviene l'assessore Sirignano che informa il Consiglio che sono arrivate tre Osservazioni e per meglio prendere in esame le stesse chiede il rinvio del punto all'Ordine del Giorno

10 voti a favore e astensione dei 5 consiglieri della minoranza

Costituzione di un Centro Servizi Territoriale (CST) della Provincia di Napoli nel campo dei servizi tecnologici – Approvazione protocollo d’intesa

Sempre l'assessore Sirignano informa  che è arrivata una nota da parte dell'ASMEZ sullo stesso argomento e per analizzare meglio la nota chiede il rinvio del punto all'Ordine del Giorno

10 voti a favore e astensione dei 5 consiglieri della minoranza