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La richiesta dei Comuni: “L’acqua non si vende”
Roccarainola. Un consiglio comunale monotematico che
abbia come tema l’acqua, come bene non commerciabile. Sarà questa la
prima azione tangibile che hanno concordato i rappresentanti delle
amministrazioni comunali di Castellammare di Stabia, Roccarainola,
Cicciano, Striano, Visciano, Cimitile e Comiziano. I Comuni si sono
incontrati nell’aula consiliare di Roccarainola che si è fatta
promotrice del dibattito al quale era presente anche Padre Alex
Zanotelli. “L’incontro è nato come una provocazione”, spiega il
presidente del consiglio Comunale di Roccarainola Luigi De Rosa, “per
portare avanti la battaglia che abbiamo cominciato in campagna
elettorale. La nostra peculiarità è che nel nostro paese ci sono dei
pozzo dai quali prendevamo tutta l’acqua necessaria
all’approvvigionamento di tutte le case sul territorio. quando è
cambiata la normativa abbiamo dovuto aderite consorzio e alla Gori e
questa scelta è ricaduta sulle spalle dei cittadini. Le tariffe sono
cambiate di molto rispetto a quelle che venivano pagate prima, abbiamo
interpretato le esigenze dei cittadini e deciso quindi di riprendere la
nostra battaglia. Abbiamo raccolto circa 2000 firme e abbiamo voluto
l’incontro con padre Zanotelli”. Il missionario comboniano che da tempo
si batte affinchè l’acqua non venga privatizzata e resti un bene
pubblico. “Noi proponiamo, come dice l’Onu, che ad ogni persona vengano
assegnati cinquanta litri d’acqua pagati dalla fiscalità pubblica”, ha
più volte detto padre Zanotelli, “perché è il minimo che spetta di
diritto ad ogni essere umano. Lo dice l’Onu, non lo dico io: 50 litri di
acqua per lavarsi, per cucinare, per bere, per i bisogni essenziali
insomma. Adesso stiamo chiedendo a tutti i Comuni di fare consigli
comunali pubblici su questo tema e chiediamo che ogni Consiglio dichiari
l’acqua un bene di non rilevanza economica”. Tesi subito sposata, si è
deciso per i consigli comunali monotematici. “Noi lo convocheremo
sicuramente e credo che così faranno gli altri Comuni”, aggiunge De
Rosa, “L’idea è quella di organizzare una seduta monotematica che abbia
come tema ‘l’acqua è un bene non commerciabile’. E poi abbiamo deciso di
aggiornarci nuovamente subito dopo le feste per decidere di nominare un
unico rappresentante all’Ato che proponga le nostre rimostranze riguardo
la privatizzazione dell’acqua”.
di Gabriella Bellini |