Ordine del Giorno
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Esame
ed approvazione Verbale seduta precedente del 06/10/2005 comprendente le
deliberazioni dal n. 27 al n. 31
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Il
Sindaco prima dell'inizio dei lavori comunica al Consiglio Comunale
la composizione della nuova Giunta. Il
Consigliere De Rosa prima dell'approvazione dei verbali fa
alcune interrogazioni:
Ø
Con delibera di G. M.
n° 138 del 02/08/05 sono stati confermati gli incarichi del 1995 e
del 2002 ad un professionista di Roccarainola per l’esame delle pratiche
del condono edilizio. Contestualmente, in considerazione del fatto che alla
luce nel nuovo (terzo) condono sono state presentate altre 70 richieste
viene affidato ancora l’incarico allo stesso professionista per esaminare
queste pratiche. E fin qui nulla da eccepire. Quello che non riesco a capire
è come mai nel 1995 viene dato un incarico al professionista con un
compenso di £ . 70.000 (Euro 36,16) per ogni pratica esaminata, ben sette
anni dopo viene confermato lo stesso importo per l’altro incarico, mentre
adesso, solo tre anni dopo, il compenso per le nuove 70 pratiche lievita ad
Euro 51,65, ma non solo, sarà data anche un'integrazione di Euro 15,49 (in
aggiunta ai 36,16) per tutte le pratiche ancora inevase dal '95 in poi. Qual
è la ragione di quest’aumento ed integrazione e soprattutto quante sono
ancora le pratiche inevase dal ’95 in poi. ·
Risponde
il Sindaco che sostiene che siccome il compenso per le pratiche era
esiguo, il lavoro dell’incaricato andava a rilento, ma ora allettato dalle
nuove cifre, entro tre mesi saranno definite tutte le pratiche Ø
Siccome
il Comune di Roccarainola ha deciso di elaborare in via autonoma il Piano di
Zona per l'anno 2005 chiedendo alla Regione Campania di dissociarsi
dall'Ambito; In considerazione della esclusiva competenza regionale relativa
alla definizione degli ambiti territoriali, peraltro stabiliti con legge
regionale, e come puntualmente precisato dal competente settore regionale
con nota del 7 luglio 2005, inviata per conoscenza al Comune di Nola nella
qualità di capofila; tenuto conto che il Piano presentato dal Comune di
Roccarainola sarà sottoposto a valutazione successivamente la presa d'atto
della mancata sottoscrizione dell'Accordo di Programma; Siccome la Regione
Campania provvederà altresì a ridefinire l'importo delle somme attribuite
all'Ambito NA11 con l'applicazione, nei confronti del Comune di
Roccarainola, di una penale pari al 50% dei fondi attribuibili; Alla luce di
quanto fin qui esposto,vorrei sapere se sono state assunte già decisioni a
livello regionale. ·
Risponde
l’Assessore Mungiello che afferma di aver parlato con “un
assessore” ??? che ha detto che il Comune di Rocca riceverà il 50% in
meno degli importi rispetto all’anno precedente, ma secondo l’Assessore
Mungiello sono più di quello avuto l’anno precedente?????????? Ø
Sin
da quando, grazie ai fondi della legge 285/97, furono avviati dei corsi
musicali per i giovani di Rocca, abbiamo visto di buon occhio
quest’iniziativa. Abbiamo apprezzato anche la formazione della Banda
Musicale del Comune di Roccarainola non solo perché era veicolo
pubblicitario positivo del nome del nostro comune, ma anche perché, dopo
sforzi e sacrifici da parte dei ragazzi, gli stessi potevano avere una
gratificazione chiamiamola “professionale”. E
ogni volta che la Banda viene coinvolta per qualche manifestazione la
soddisfazione aumenta anche perché è bello vedere tutti i componenti, con
le divise acquistate dal Comune, sfilare per le strade cittadine e non solo
di Rocca. Quello che non riusciamo a capire è che fine fanno i compensi
(perché la banda viene pagata) che derivano dalle prestazioni. Sono
equamente distribuiti tra tutti i partecipanti o hanno una destinazione
diversa? E ancora, non vi sembra arrivato il momento che si debba procedere
alla formazione di un regolamento per questa banda, perché non riusciamo
ancora a capire: chi fa richiesta della Banda a chi si rivolge, al Comune,
com’è naturale che sia visto che la banda porta il nome del Comune di
Roccarainola, o ad un privato. ·
Risponde
il Presidente del Consiglio sostenendo che la Banda Musicale per le
manifestazioni organizzate dal Comune non prende soldi e che per le altre
manifestazioni loro non sono a conoscenza di nulla Ø
In
data 15/5/2005 fu indetta un'asta pubblica per l'assegnazione di n° 20
lotti di terreno per la costruzione di cappelle gentilizie nel locale
cimitero a seguito della quale furono assegnati solamente n° 3 lotti. Con
delibera di Giunta Municipale n° 167 del 24/10/2005 sono stati riaperti i
termini di gara per l'assegnazione dei lotti rimanenti. Contestualmente la
giunta si riserva n° 4 lotti per la creazione di uno spazio d'innanzi ad un
monumento che dovrà essere realizzato, e inoltre, momentaneamente, non
vengono messi all'asta altri 6 lotti per facilitare il passaggio degli
automezzi addetti ai lavori per il completamento del Cimitero. Nella
delibera vengono elencati anche dettagliatamente i numeri dei lotti
concludendo che in definitiva si mettono all'asta solamente 6 lotti.
Ricapitolando: 20 lotti messi all’asta il 15/5/2005 - dei quali 3 sono
stati assegnati - poi il 24/10/2005 4 lotti riservati dall’amministrazione
- 6 momentaneamente non assegnati - e 6 rimessi all’asta. Ora, o c’è
qualche errore o manca all’appello un lotto. ·
Risponde
il Sindaco giustificando le scelte fatte ma non spiegando come mai ci si
ritrova con un lotto in meno nel calcolo Dopo la discussione, i verbali vengono votati all'unanimità. |
Assestamento generale del Bilancio di
previsione annuale - Esercizio 2005
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Relazione
l’Assessore Sirignano che sostiene che l’attuale assestamento
corrisponde a quali 220.000 Euro di cui le Entrate 172.942 Euro di
avanzo applicato; 24.235 Euro di oneri di urbanizzazione; 1.727 Euro di
interessi maturati; 20.000 Euro in partita di giro. Le Uscite
corrispondono a circa 90.000 Euro di spese legali, di queste spese legali la
voce più consistente è rappresentate dalla parcella per i professionisti
che hanno rappresentato il comune nella causa di incompatibilità contro i
consiglieri Miele A. e Vetrano A. nella passata consiliatura; 44.000 Euro
per penali di cartelle esattoriali non compilate esattamente; 15.500 Euro
per pompe idrauliche per pozzi d’acqua; 10.000 Euro per fondo di riserva;
8.000 Euro per smaltimento rifiuti ingombranti; 3583 Euro per
compartecipazione al PIT Avella. Il Vice Sindaco nel citare le spese innesca
una polemica circa le spese legali per le somme sborsate, a suo dire,
imputabili alla precedente Amministrazione. Prende
la parola il Consigliere Bifulco che rimarca i toni della relazione
che non è stata solamente tecnica ma solo o quasi esclusivamente politica
cercando di far intravedere nelle spese del comune una qualche responsabilità
di qualcuno. Invece, secondo il Bifulco bisognava evidenziare che nei tre
consigli aventi ad oggetto il Bilancio (approvazione, riequilibrio e
assestamento) l’amministrazione ha portato come avanzo 294.000 Euro nel
primo (approvazione), 439.860 Euro nel secondo (riequilibrio) e 172.942 Euro
in quello odierno di assestamento. Bifulco sostiene che bisognava invece
evidenziare che in poco più di sei mesi quest’amministrazione ha
sborsato, rispetto al preventivato 1.757.143.000 in più delle vecchie lire,
e questo solo per le spese correnti. Ma allora, chiede il Consigliere
Bifulco, visto che quest’Amministrazione ha sempre accusato la precedente,
di non aver lasciato soldi nelle casse comunali, questi 2 miliardi di lire
da dove escono? Il
Consigliere De Simone interviene dicendo che le spese legali
lievitano perché quando viene revocato un incarico ad un professionista per
affidarlo ad un altro, il comune dovrà pagare una doppia parcella, al
precedente e al nuovo incaricato. Accusa l’Amministrazione di aver
revocato tutti gli incarichi affidati dalla precedente amministrazione,
legali e tecnici, ma non parla delle richieste di soldi che i professionisti
hanno fatto al comune per le revoche degli incarichi e soprattutto non
parla, quest’amministrazione, dell’avvocato convenzionato con il comune
che prende 15.000 Euro all’anno solo per pareri e in più sono è
affidatario di più di 15 incarichi. Interviene
l’Assessore Vetrano che ipotizza che l’accanimento nei suoi
confronti e nei confronti dell’attuale Sindaco non era dovuto solamente ad
un fatto politico, ma anche a qualcos’altro come se ci fosse un accordo
con i legali. Il
Consigliere De Simone interviene spiegando che la causa di
incompatibilità contro i Consiglieri Miele A. e Vetrano A. fu intentata
perché i due avevano un conflitto di interesse con l’Ente. L’Assessore
Sirignano interviene sostenendo che il suo non è stato un intervento
politico ma visto che deve precisare afferma che c’è una cartella
esattoriale sbagliata di 30.000 Euro e il professionista che l’ha
compilata è la cugina del Consigliere De Simone. Il Vice Sindaco sostiene
anche che le due transazioni, con la Curia e con la Edil Bina, hanno il
sospetto di qualche accordo raggiunto in precedenza. Interviene
il Consigliere De Simone che afferma che è stato instaurato una
sorta di Tribunale contro l’Amministrazione da lui retta e contro la sua
persona. Invita il Vice Sindaco invece a parlare del fatto che a seguito di
una denuncia fatta in consiglio comunale dall’opposizione, suo cugino, che
ha ricoperto l’incarico di Revisore dei Conti per dieci mesi pur sapendo
che la legge non lo consentiva, si è dovuto dimettere, lasciando il posto
di revisore alla moglie di un altro consigliere, a differenza di sua cugina
che, avuto l’incarico dall’Amministrazione del dott. Miele, una volta
eletto a Sindaco il De Simone, si dimise. Sirignano
risponde che sono due cose differenti. Il
Consigliere Iovino afferma che il Consigliere De Simone su un sito
internet aveva detto che non aveva mai dato incarichi illegittimi,
invece…, allora non può adesso tirare in ballo l’incarico di revisore
dei conti dato alla moglie che è del tutto legittimo e legale. Interviene
il Sindaco che afferma che dopo aver fatto tanto per Rocca, dopo
tante opere che sono sotto gli occhi di tutti, accusò la vecchia
amministrazione di una cattiva realizzazione delle fogne comunali tant’è
che ancora oggi le fogne “scoppiano” e a dimostrazione della cosa c’è
una richiesta di risarcimento danni da parte dell’Ing. Sirignano per Euro
24.525,00 per danni arrecati al fondo rustico di sua proprietà perché a
seguito dell'intasamento della fognature vi è stata una fuoriuscita di
liquami inquinanti. E per questo venne dichiarato incompatibile con la
carica, ma alla fine la causa portata fino al Consiglio di Stato è stata
vinta. Come sono state vinte altre cause con un risparmio per l’Ente di
200.000 Euro. Il Sindaco lancia il sospetto che all’epoca fu chiuso un
accordo con la Curia in cambio di un posto di lavoro. Chiude il suo
intervento sostenendo che saranno accertate tutte le responsabilità
economiche di queste vicende. Il
Consigliere De Simone interviene sostenendo che è strano che a
lamentarsi delle fogne sia proprio l’Ing. Sirignano visto che è la stessa
persona che ha collaudato l’opera. Per quanto riguarda poi l’EdilBina il
De Simone afferma che è una causa che si trascinava dal ’90 e
l’amministrazione si vide di fronte una sentenza di pagamento di
1.900.000.000 di lire e che a seguito della transazione furono risparmiati
oltre 600.000.000 milioni. Transazione suggerita anche dal Funzionario del
Comune e dai legali che difendevano l’Ente. Il De Simone continua
sostenendo che sono state fatte gravissime affermazioni da parte del Sindaco
che ha voluto far credere che sua moglie (del De Simone) occupi il posto di
lavoro non perché vincitrice di concorso ma perché “raccomandata”
dalla Curia. Alla
fine della discussione, il Consigliere Iovino, in qualità di
capogruppo, esprime voto favorevole all’assestamento di Bilancio. Il Consigliere De Simone, a nome del gruppo Colomba, per le motivazioni espresse dal Consigliere Bifulco e per le discussioni fatte in consiglio esprime, voto contrario. |
Piano
Urbanistico Comunale (P.U.C.) Legge regionale n. 16/2004- Obiettivi ed
indirizzi da conseguire nel governo del territorio
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Relazione l’Assessore Della Croce che riporta quanto
scritto nella proposta del
Responsabile dell’U.T.C. Interviene il Consigliere De Rosa che dichiara: Com’è
perfettamente nello spirito di quest’amministrazione, non si aspetta
neanche che la delibera della Giunta Regionale della Campania con la quale
viene ammesso al visto di conformità il P.R.G. di Roccarainola (n° 0228/AC
del 23 settembre 2005) venga pubblicata sul B.U.R.C., non si aspetta neanche
il decreto definitivo di approvazione da parte del Presidente della
Provincia di Napoli, che subito si cerca di affossare un Piano Regolatore
che vede la luce in maniera definitiva per la prima volta a Rocca dopo 25
anni. Ma del resto ci avete abituato a queste cose, come dicevo è nello
spirito di quest’amministrazione. Si
sta per chiudere definitivamente il capitolo relativo al Piano Regolatore
Generale di Roccarainola aperto quando fu adottato, per la
prima volta dopo 23 anni, con la delibera di Consiglio Comunale n° 37 del
17/11/2002. Da
allora molte vicende si sono susseguite. Ø
Il
disarcionamento dell’Amministrazione che aveva avuto il “coraggio” di
approvarlo, anche dopo l’aggressione al Vice Sindaco Aniello Perna del 5
febbraio 2003, e dopo tutti gli altri atti delinquenziali: Il Piano
Regolatore Generale a Roccarainola non
doveva essere adottato o perlomeno non nel modo in cui era stato adottato; Ø
I 18 mesi di
Commissario Prefettizio, che aveva
invece continuato l’opera per portare il PRG all’approvazione da parte
della Provincia di Napoli; Ø
Nuove
elezioni con la vittoria di una nuova compagine che voleva bloccare proprio
il PRG. Ø
L’interrogazione
parlamentare del Sen. Michele Florino del 02/11/2004 Ø
L’interrogazione parlamentare degli On. Marco Cicala e Antonio Barbieri del
9 dicembre 2004 Ø
L’interrogazione parlamentare del Sen. Michele Florino
dell’ 01/06/2005 Ø
L’interrogazione parlamentare del Sen. Michele Florino del
21/09/2005 Parlavo
dello spirito che ha caratterizzato sia la campagna elettorale che gli atti
di questa amministrazione. Infatti con un primo atto (Delibera di Consiglio n° 25
dell’08/10/2004), avevate proceduto alla ”revoca ed annullamento”
del provvedimento n° 37 del 17/11//2002 avente ad oggetto l'adozione del
Piano Regolatore Generale.
La
Giunta Provinciale di Napoli invece, non considerando minimamente la
delibera di revoca, con deliberazione n° 1671 del 29/12/2004, aveva
provveduto all’approvazione del PRG di Roccarainola rigettando e non
condividendo la natura e i presupposti della deliberazione
dell’Amministrazione. E’
utile ricordare anche che nel frattempo la Prima Sezione del TAR Campania,
con propria ordinanza n°
82/2005 aveva accolto la domanda cautelare di alcuni cittadini di
Roccarainola, finalizzata proprio all'annullamento, previa sospensione,
della citata deliberazione comunale n° 25/2004. Ma
voi, non contenti, addirittura avete diffidato l’Amministrazione
Provinciale “a non procedere all'approvazione definitiva del PRG",
con deliberazione del Consiglio Comunale n° 1 del 04/01/2005. In
data 08/02/2005, ancora una volta non prendendo proprio in considerazione le
vostre ragioni, il Consiglio Provinciale ha approvato il PRG dei comune di
Roccarainola con Delibera di Consiglio n° 16; Ma
non vi arrendete ancora. Con
delibera di Consiglio Comunale n° 9 del 05/05/2005, decidete di “conformarvi
alle proposte di modifiche, stralci e integrazioni di cui alla delibera del
Consiglio provinciale n. 16 dell’08/02/2005”, ma allo stesso tempo
tentate ancora una volta di non far passare il PRG dell’Amministrazione
precedente, chiedendo all’Amministrazione Provinciale di interrompere
l’iter procedurale di approvazione. Ma
l’Amministrazione Provinciale, ancora una volta con i propri atti, non fa
che convalidare la validità del PRG adottato il 17/11/2002. Infatti
l’Amministrazione Provinciale, in data 10/06/2005, trasmise il PRG
approvato alla Regione Campania
per il controllo di conformità. La
trasmissione del PRG approvato alla Regione Campania per
l’acquisizione del visto di conformità precede il decreto di
approvazione da parte del Presidente dell’Amministrazione
Provinciale che sarà emanato a seguito dell’avvenuto controllo di
Conformità regionale. A
questo punto svanisce anche l’ultimo vostro tentativo di revocare,
annullare o modificare il Piano Regolatore Generale di Roccarainola. Oramai
avete un'unica possibilità: l’elaborazione
della proposta di un Piano Urbanistico Comunale (PUC), che altri non è che
un nuovo Piano Regolatore ma con una terminologia differente introdotta
dalla nuova Legge Regionale, la 16/2004. Ma
l’elaborazione, e non ho detto rimodulazione o rielaborazione del vecchio
PRG, ma elaborazione “ex novo”, prevede gli stessi tempi del PRG: lunghi. Non
si riesce a capire però come nonostante 1.
l'ordinanza del TAR Campano, n. 25 del 13/01/2005, con la quale è
stato sospeso "per superiori interessi di ordine pubblico..."
l'efficacia esecutiva della illegittima deliberazione consiliare di revoca
del P.R.G. la n. 25 dell'8/10/2004; 2.
l’Amministrazione Provinciale, in data 10/06/2005, abbia provveduto
a trasmettere il PRG approvato alla Regione Campania per il controllo di
conformità; 3.
la Regione Campania con propria nota ha comunicato al Comune di
Roccarainola l’ammissione al visto di conformità; la
Giunta Municipale di Roccarainola non provveda ancora alla revoca della
delibera di G.M. n. 76 dell'11/11/2004 (incarico al Prof. Colombo per la
rimodulazione del P.R.G.). Ma
torniamo al P.U.C. Che cos’è? Come ben specificato dalla Deliberazione N.
635 della Giunta Regionale della Campania del 21 aprile 2005, il Puc ed il
P.R.G. sono da considerarsi tra loro equipollenti, cioè la stessa cosa. Letta
la legge che prevede il P.U.C. non ci è sembrato però che si dovesse
procedere in questo modo. Perché
lo spirito della nuova legge regionale è racchiuso nell’Art. 2 della
stessa: “promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del
territorio urbano ed extraurbano mediante il minimo consumo di suolo”. E
poi ancora all’art. 5 leggiamo: “Alle fasi preordinate all’adozione
e all’approvazione degli strumenti di pianificazione sono assicurate
idonee forme di pubblicità, di consultazione e di partecipazione dei
cittadini, anche in forma associata, in ordine ai contenuti delle scelte di
pianificazione.” Questo perché bisogna assicurare la concertazione di
tutti i livelli istituzionali. Come
più volte affermato, anche in Consiglio Comunale, la nostra parte politica
non è mai stata contraria all’edificabilità, e se voi credete il
contrario ci dovete spiegare il perché secondo voi la penseremmo così. Noi
volevamo e vogliamo solamente che Rocca abbia uno sviluppo armonico del
territorio perché la somma delle proposte ad personam non
fa un buon piano regolatore, così come la somma degli interessi privati non
fa l’interesse pubblico. Ci
avete sempre accusati di volere le fabbriche. E che male c’è. Si è vero
volevamo portare un po’ di ricchezza e di prosperità nel nostro paese.
Avevamo pensato ad un’area PIP là dove tutti i comuni l’hanno pensata,
la dove anche il precedente Consiglio Comunale
lo voleva, all’unanimità. Volevamo le fabbriche (non certo la FIAT
per intenderci) ma degli insediamenti per piccole e medie imprese che
avrebbero dato respiro all’economia del nostro paese oramai in ginocchio. Voi
invece con le vostre scelte sbagliate o meglio ancora con le vostre “non
scelte” avete vanificato tutto. E’ del mese scorso una bando della
Regione Campania che concedeva un contributo in c/capitale pari al 50% delle spese
per il miglioramento, qualificazione e delocalizzazione delle PMI
artigiane. Altra occasione persa. Il
nodo centrale per voi è solamente la zona di completamento. Oggi
ci venite a proporre gli indirizzi da conseguire per il governo del
territorio, ma se sono gli stessi che ci avete proposto in Consiglio
Comunale l’8 ottobre 2004 e la Provincia mi sembra che non li abbia
proprio considerati, che cosa vi inventerete ora per giustificare nuovi indici di edificabilità
visto che (Deliberazione N. 635 della Giunta Regionale della Campania
del 21 aprile 2005) restano efficaci anche i pareri già resi dalle Sezioni
Provinciali del C.T.R,? Che cos’è questa “analisi
accurata dello stato di fatto” richiamata nella
relazione del Responsabile dell’U.T.C.?
Un’altra perizia giurata o è sempre la stessa? Come abbiamo sempre detto siamo pronti a
discutere con voi di qualunque cosa riguardo al nuovo assetto del territorio
di Rocca perché non ci va che si approvi un piano urbanistico con un colpo
di mano, avvalendosi dei consiglieri della sola maggioranza, il territorio
non è un affare privato della maggioranza ma riguarda i destini di
un’intera comunità. Mercoledì scorso nel Comune di San Paolo
si è tenuto, un dibattito organizzato dalla sezione locale dei D. S. a cui
ha partecipato tra gli altri anche l’Assessore Provinciale
all’urbanistica, Domenico Moccia. L’incontro è stato organizzato perché
la Provincia di Napoli a fronte di una previsione di 2354 vani per il Comune
del Sindaco Riccio, ne aveva concessi solamente 729. E Moccia in quell’occasione ha difeso e
spiegato le ragioni di quella scelta adducendo proprio lo spirito della
nuova legge regionale. Potevamo invitare anche noi Moccia. Visto
che la sensibilità dei partiti, a quanto pare, varia da paese in paese,
l’intero Consiglio Comunale poteva farsi carico di quest’onere. Noi come
parte politica eravamo e siamo pronti a qualunque discussione per i bene
dell’intero paese. Eravamo pronti a sederci attorno ad un
tavolo affinché ognuno di noi con trasparenza e senza interessi particolari
(almeno spero) potesse discutere unicamente del bene dell’intera
collettività. Potevamo organizzare insieme una serie di
incontri che coinvolgessero le varie realtà politiche, sociali ed
economiche del nostro paese da cui potevamo trarre, li si, i veri indirizzi
da conseguire per il governo del territorio. Non possiamo in questo momento e in questo modo
discutere di quattro o cinque pagine redatte dal Responsabile dell’U.T.C.
che tra le altre cose ha degli interessi diretti nella cosa e come tale non
potrebbe nemmeno proporre niente. Avete perso l’occasione di essere vicino alla gente
organizzando una serie di incontri per meglio comprendere le reali esigenze
del territorio. Gli indirizzi ve li siete fatti da soli, e da soli ve li votate. Prende la parola il Consigliere Pierno che esprime il suo rammarico per gli scontri avuti in Consiglio Comunale e invita l'Assessore Della Croce a meglio specificare che cosa intendesse per paese dei week end perché da un giovane come l'Assessore si sarebbe aspettato una proposta propositiva non solo per le case ma anche per l'occupazione. Il Consigliere Bifulco sostiene che non c'è nessun atto di indirizzo per l'adozione del nuovo strumento urbanistico e anche che è presto per definire il P.U.C. anche perché molto dipenderà dal PTCP che non è stato ancora approvato. Il P.U.C. è la stessa cosa del P.R.G. solo che snellisce le procedure. Il sospetto che solleva il Bifulco è che si stia affrettando la cosa per far pensare a qualcuno che ci sono margini di manovra. Della Croce precisa che quando parlava di paese per i week end si riferiva a persone che potevano a Rocca per passare il fine settimana e che loro vogliono fare solamente il bene del paese. Iovino afferma che la relazione letta dall'Assessore Della Croce prevede la ricezione turistica che comporta anche occupazione per non parlare dell'area PIP. Iovino afferma anche che quest'amministrazione ha previsto anche una concertazione con le parti. Il Consigliere De Rosa interviene dicendo che non si può parlare di concertazione se stasera vengono portati all'attenzione del Consiglio già gli obiettivi e gli indirizzi scelti dalla maggioranza. Il Presidente del Consiglio Miele Angelo rispondendo al Consigliere Bifulco dire che l'indirizzo al Tecnico comunale è stato dato in forma verbale. Al Consigliere De Simone sembra strano che si voglia chiudere così in fretta una discussione così importante. Il Consigliere si aspettava un intervento sull'argomento da parte di tutti i colleghi di Consiglio. Continua dicendo che nella relazione del Responsabile U.T.C. si legge: "Ciò si impone a Roccarainola alla luce delle vicende del piano regolatore generale (adottato con delibera di C.C. n.° 37 del 17/11/2002), rispetto al quale risulta necessario modificare in maniera sostanziale alcuni orientamenti programmatici, anche alla luce delle prescrizioni di livello provinciale." come se se il tecnico si fosse arrogato il diritto di sostituirsi all'Amministrazione. Gli obiettivi e gli indirizzi vengono dati dal governo cittadino e non dai funzionari. Chiede a questo punto quali sono i reali obiettivi e indirizzi della maggioranza. Il Consigliere Lettieri dice che il CTR aveva sostenuto che la zona PIP bisognava restringerla e non eliminarla da dove era stata individuata. Chiede alla maggioranza, visto che a loro dire hanno a cuore le sorti del paese, se non era giusto incominciare a fare qualcosa di concreto per il Comune. Sostiene di voler essere propositivo e apportare il contributo personale e del gruppo di opposizione. Conclude dicendo che non tollera essere parte passiva delle cose, ma da consigliere vuole essere parte attiva delle scelte per la comunità. Iovino sostiene che hanno presentato solo gli obiettivi che sono il primo atto si una serie già programmati. Il Sindaco interviene sostenendo che fin quando c'era il Piano di Fabbricazione c'erano più ampi margini di manovra e che è stato sfruttato in piano per l'edificabilità. Le varie Amministrazioni che si sono susseguite forse anche volutamente non approvavano il P.R.G. proprio per poter meglio sfruttare il PdF. Poi con l'Amministrazione De Simone si è pensato alla zona industriale e il processo di approvazione del P.R.G. ha subito un'accelerazione. Il risultato è che il P.R.G. approvato è vuoto e ha leso solo gli interessi di alcune persone che avevano dei "pezzi di terra" dove volevano costruire le case. Con le azioni della sua amministrazione, sostiene Miele, si voleva ripartire subito per rimodulare il Piano per portarlo vicino alle esigenze di Rocca. Non è stata rilasciata nessuna concessione edilizia perché non si possono dare. Il Sindaco afferma anche che la relazione del Responsabile dell'U.T.C. è frutto di consultazione con vari tecnici. Conclude dicendo che Rocca non diventerà un paese cementificato e che la sua maggioranza farà un piano di interesse per l'intera comunità. Interviene Il Consigliere Iovino che a nome del gruppo Arcobaleno esprime voto favorevole. Il Consigliere De Simone a nome del Gruppo Colomba dichiara: Visto che la relazione dell'U.T.C. a corredo degli atti non ha nessun contenuto, visto che nulla è emerso sui reali indirizzi e obietivi che questo governo locale vuole perseguire per lo sviluppo del territorio, considerato tutto quanto già detto dai Consiglieri di minoranza che l'argomento portato all'attenzione del Consiglio Comunale non è altro che un tentativo di mantenere buoni gli alleati politici di questa maggioranza, ritenendo che questa non sia la strada corretta per lo sviluppo del paese, esprimiamo voto contrario. |